Legge di bilancio 2025 – nuove aliquote su Irpef e lavoro dipendente

Rif.: Legge n. 207/2024 art. 1 commi da 2 a 9

Queste somme sono riconosciute in via automatica dai sostituti d’imposta, al momento dell’erogazione delle retribuzioni, verificandone la spettanza in sede di conguaglio. Nel caso gli importi non siano dovuti, i sostituti possono recuperarli e, se gli stessi superano i 60 euro, il recupero deve essere effettuato in dieci rate di pari ammontare a partire dalla retribuzione che sconta gli effetti del conguaglio. Quando si tratta, invece, di bonus non spettanti, i sostituti possono compensare il credito maturato, per effetto dell’erogazione della somma, tramite compensazione (commi 7 e 8).

La legge di bilancio 2025 (L. n. 207/2024) introduce nuove aliquote Irpef e modifiche alle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente, con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale.

  • Aliquote Irpef ridotte (L. n. 207/2024, art. 1 co. 2): La legge di bilancio 2025 riduce le aliquote Irpef da quattro a tre (23%, 35%, 43%) e abolisce l’aliquota del 25% per i redditi tra 15mila e 28mila euro. Nello specifico i nuovi scaglioni sono i seguenti:
    •  fino a 28mila euro di reddito, si applica l’aliquota del 23%
    •  oltre i 28mila e fino a 50mila euro, quella del 35%
    •  oltre i 50mila euro, la più alta del 43 per cento.
  • Detrazioni per redditi da lavoro dipendente (L. n. 207/2024, art. 1 co. 3): La detrazione per i redditi da lavoro dipendente inferiori a 15mila euro aumenta da 1.880 a 1.955 euro, e la “no tax area” si estende ai redditi fino a 8.500 euro.
  • Contributo esente e detrazioni aggiuntive (L. n. 207/2024, art. 1 da co. 4 a 9): Dal 2025, un contributo esente viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 20mila euro, mentre per redditi tra 20mila e 40mila euro è prevista una detrazione decrescente fino a mille euro.Nel dettaglio, il bonus destinato ai lavoratori dipendenti che hanno un reddito complessivo non superiore a 20mila euro, si determina applicando al reddito una percentuale pari al:
    • 7,1% se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a 8.500 euro
    • 5,3% se lo stesso reddito è superiore a 8.500 ma non a 15mila euro
    • 4,8% se è superiore a 15mila (comma 4).
  • Ai soli fini dell’individuazione della percentuale applicabile il reddito di lavoro dipendente deve essere rapportato all’intero anno (comma 5). Il comma 6, a sua volta, riconosce ai titolari di reddito di lavoro dipendente, a eccezione dei percettori di redditi da pensione, che hanno un reddito complessivo superiore a 20mila euro una detrazione dall’imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro, di importo pari:
    • a mille euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 20mila ma non a 32mila euro
    • al prodotto tra mille euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40mila euro, diminuito del reddito complessivo, e 8mila euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 32mila ma non a 40mila euro.
  • Per determinare le soglie di reddito che danno accesso ai nuovi benefici, si considera il reddito complessivo al netto del reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze (comma 9).

Continua a leggere

PrecedenteSuccessivo