IVA – Rifiuti conferiti in discarica senza recupero energetico dal 2025 fine aliquota IVA agevolata

Rif.:  art.1 co. 49 Legge n. 207 del 30 dicembre 2024 (Legge di Bilancio 2025)

Dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore le novità IVA in merito all’aliquota applicabile al conferimento di rifiuti in discarica senza recupero energetico, di conseguenza l’aliquota IVA passa dal 10% al 22% come previsto dall’art. 1 co. 49 della L. n. 207/2024 che modifica il numero 127-sexiesdecies) alla tabella A, parte III, Dpr 633/1972.

Inoltre, la stessa norma aggiorna i riferimenti alle norme in materia vista l’abrogazione del D.Lgs.  n. 22/1997 (cd. “Decreto Ronchi”) sui rifiuti che, essendo stato abrogato dal D.Lgs. n. 152/2006, non esiste più da quasi vent’anni. Restano con aliquota IVA agevolata, al 10%, le prestazioni di gestione, stoccaggio e deposito temporaneo di rifiuti sia urbani che speciali, nonché le “prestazioni di gestione di impianti di fognatura e depurazione”.

 Quindi, l’aliquota del 22% diventa applicabile al conferimento di tali rifiuti in discarica e all’incenerimento privo di efficientamento energetico. Di fatto un disincentivo verso pratiche non più sostenibili. La nuova norma, opportunamente, rinvia alle definizioni che dei vari termini viene fornita dal D.Lgs.  n.152/2006.

 La riscrittura è in linea con la volontà di adeguare il ns. Paese ai comportamenti di molti Paesi UE, dove lo smaltimento in discarica è l’ultima opzione nella gestione dei rifiuti, mentre, fino ad ora, l’agevolazione IVA applicata l’ha praticamente considerata come un comportamento virtuoso da incentivare, in contrasto con il principi di economia circolare voluta dalle direttive UE.

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