I codici ATECO (acronimo di ATività ECOnomiche) sono dei codici numerici che identificano in modo univoco ogni tipo di attività economica. Sono obbligatori per l’apertura di una partita IVA e in generale per tutti gli adempimenti fiscali.
Il 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione Ateco 2025, in sostituzione della classificazione Ateco 2007 – Aggiornamento 2022.
Tuttavia, come si legge nella nota informativa dell’11 dicembre 2024 di Istat, Unioncamere e Agenzia delle entrate l’adozione operativa dei nuovi codici è fissata al 1° aprile 2025, data, a partire dalla quale, dovranno essere utilizzati i nuovi codici per fini amministrativi e fiscali.
I Comuni sono contraddistinti dal codice Ateco 84.11.10 (attività degli organi legislativi ed esecutivi, centrali e locali), che va utilizzato sia in sede di compilazione delle dichiarazioni IVA, IRAP, modello 770 e CU, sia in occasione di variazioni anagrafiche (es. variazione sindaco). Tale codice è rimasto invariato.
Le istruzioni dell’Agenzia delle entrate
L’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 24 dell’8 aprile 2025, ha fornito alcune indicazioni in riferimento all’adozione della nuova classificazione Ateco 2025, entrata in vigore il 1° gennaio 2025, ma operativa dal 1° aprile 2025 ed è valida sia per i contribuenti che per le Pubbliche Amministrazioni.
Per prima cosa, l’Agenzia evidenzia che i contribuenti possono verificare i codici Ateco collegati alla propria posizione fiscale (sia quello prevalente che quelli secondari) e registrati in Anagrafe Tributaria accedendo alla propria area riservata. Per fare questo, una volta effettuato l’accesso, si deve consultare la sezione “Cassetto fiscale – Consultazioni – Anagrafica”.
L’adozione della classificazione aggiornata non comporta l’obbligo di presentare una dichiarazione di variazione dei dati (Modello AA7/10). Tuttavia, alla presentazione della prima dichiarazione di variazione dei dati sarà necessario comunicare i codici delle attività esercitate coerentemente con la nuova classificazione Ateco 2025. Per i Comuni, non si pongono particolari problemi, in quanto il codice principale con il quale sono identificati, ovvero l’84.11.10, è rimasto il medesimo (così ad es. per la presentazione del modello AA7/10 in occasione della variazione del sindaco, si continuerà ad usare lo stesso codice Ateco).
Per chi è iscritto al Registro delle imprese, l’Agenzia ricorda che la variazione deve essere comunicata attraverso la Comunicazione Unica (ComUnica), disponibile tramite Unioncamere.
Dichiarazioni IVA 2025
Per le dichiarazioni IVA2025 (relativa all’anno 2024), anche se presentate dopo il 1° aprile 2025, è possibile indicare i codici ATECO 2007 (ovvero i vecchi codici). Nel caso si vogliano indicare subito i nuovi codici ATECO 2025, si dovrà riportare il codice 1 nella casella “Situazioni particolari” presente nel frontespizio del modello, come indicato nella Faq pubblicata sul sito dell’Agenzia il 5 marzo 2025.
Per quanto riguarda i Comuni, vista la ri-conferma del codice 84.11.10, ed in particolare con riferimento alle dichiarazioni IVA successive a quella del 2025, non si verrà comunque a verificare alcun effetto nemmeno sulle future dichiarazioni IVA (e neanche per le dichiarazioni IRAP, 770 e CU), nel caso siano composte da un unico modulo e tutte le attività siano ricomprese nell’unico codice 84.11.10.
Diversamente, nel caso siano presenti più moduli IVA, dovuti alla presenza di attività con contabilità IVA separate, a partire dalla dichiarazione IVA del prossimo anno, sarà necessario fare attenzione ai moduli successivi al primo, in quanto dovranno riportare il codice Ateco aggiornato dell’attività prevalente di riferimento di quel modulo.
La tavola di raccordo tra i “vecchi” ed i “nuovi” codici ATECO è disponibile sul sito ISTAT al seguente indirizzo Documentazione tecnica e classificazioni – Istat e consultando la tabella xls di raccordo tra ATECO 2025 – ATECO 2022.
La Tabella è utile al fine di verificare se i codici utilizzati fino al 31.03.2025 hanno subito modifiche nella nuova classificazione.
Di seguito si riporta l’elenco dei principali codici ATECO utilizzati dai Comuni nello svolgimento delle attività commerciali più frequenti nella pratica:
Nuovi codici ATECO 2025 | Nuova descrizione | Vecchi codici ATECO 2022 | Vecchia descrizione | VARIAZIONE |
84.11.10 | Attività degli organi legislativi ed esecutivi e delle amministrazioni centrali e locali | 84.11.10 | Attività degli organi legislativi ed esecutivi, centrali e locali; amministrazione finanziaria; amministrazioni regionali, provinciali e comunali | NO |
49.31.01 | Trasporto di linea di passeggeri su strada specializzato per visite turistiche | 49.39.09 | Altre attività di trasporti terrestri di passeggeri n.c.a. | SI |
56.22.02 | Altri servizi di ristorazione | 56.29.10 | Mense | SI |
88.91.00 | Attività di assistenza diurna per l’infanzia | 88.91.00 | Servizi di asili nido; assistenza diurna per minori disabili | NO |
91.21.00 | Attività di musei e collezioni | 91.02.00 | Attività di musei | SI |
93.11.90 | Gestione di altri impianti sportivi | 93.11.90 | Gestione di altri impianti sportivi n.c.a. | NO |
Come già precisato, non è necessaria nessuna comunicazione di variazione nel caso il codice di alcuni servizi sia variato (come ad es. per quanto riguarda le mense scolastiche).
L’utilizzo dei nuovi codici Ateco 2025 diverrà obbligatoria a partire dalla dichiarazione IVA2026 relativa al periodo d’imposta 2025, ed è quindi necessario aggiornare anche l’anagrafica del servizio nelle impostazioni del proprio software, indicando dove necessario i nuovi codici attività nel caso di più contabilità separate